Come afferma Mario Giro, viceministro degli Esteri, durante l’intervista rilasciata alla rivista Limes, l’Italia in soli due anni è passata da ventunesima a terza nazione investitrice a livello mondiale in Africa.
Le società a capo di questo portentoso incremento sono Enel ed Eni, seguite da molte altre imprese italiane che si stanno espandendo in Africa principalmente nei settori delle energie rinnovabili, delle grandi infrastrutture e dell’agroalimentare.
Un risultato fondamentale che dimostra la necessità di superare la paradigmatica visione europea dell’Africa come un continente “speciale”, per approcciarsi ad essa come agli altri, una terra con alcuni problemi peculiari, ma ricca anche di immense opportunità.
Per permettere al continente africano e alle giovani generazioni di sviluppare appieno il proprio potenziale, è necessario trovare soluzioni adeguate ai problemi che ancora frenano la produttività agricola, la sicurezza alimentare, la valutazione dei rischi, l’assistenza medica.
Il progetto di OCCAM – il World Food Security e-Center – è stato creato proprio con l’obiettivo di fornire servizi ICT per risolvere tali difficoltà e sviluppare politiche alimentare e di sicurezza adeguate, rapide ed efficienti, tramite una piattaforma digitale che connette service providers e service users a livello transnazionale.
Questi alcuni dei campi in cui agisce il WFSeC:
- Agricoltura
- Diagnosi remota
- Tecnologie, processi di trasformazione e preservazione alimentare
- Qualità igienica
Fonti: Africa italiana, mensilità di novembre 2017, Limes